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Le telefonate preregistrate non si usano nel recupero crediti

Per intimare il debitore a pagare gli importi dovuti, le agenzie di recupero crediti che agiscono per conto delle banche telefonano a casa del debitore, esponendosi così a prese di posizione da parte dell’Autorità della privacy.

Come mai? Dato che i casi seguiti dall’agenzia sono tantissimi, questa utilizza spesso e volentieri dei messaggi preregistrati, senza verificare che chi è dall’altro capo della cornetta sia effettivamente il debitore insolvente.

Questo rappresenta una violazione pesante della privacy, perché significa esporre i dati personali del debitore a parenti e amici che non sono tenuti a essere a conoscenza del debito contratto e che, senza autorizzazione dell’interessato, non devono essere avvertiti dalla banca.

Il caso viene esposto al Garante proprio da un debitore insolvente, tempestato di domande preregistrate da una società di recupero crediti. La voce partiva in automatico, senza nessun sistema che accertasse l’identità dell’interlocutore.

In questo modo, la richiesta risulta nulla e il debitore è poi ricorso alle vie legali per ottenere un risarcimento. Come fanno le società di recupero crediti per dare valore alle proprie richieste preregistrate?

Basta poco: molti sistemi chiedono direttamente all’interlocutore il numero del contratto del prestito firmato e non pagato. Il numero si può digitare con la tastiera del telefono. Solo il diretto interessato può avere il documento a portata di mano ed essere consapevole della propria posizione creditizia e non è tenuto così a dare conto a terzi.

Le telefonate preregistrate per ottenere il recupero dei crediti è legale, ma è importante dotarsi degli strumenti giusti. Se ricevete telefonate di questo tipo da parte di società di recupero crediti, fate attenzione a cosa vi viene o non vi viene chiesto come parte la telefonata.

Inizialmente, la voce guida dovrebbe dire chi è (almeno il nome della società) e poi chiedere direttamente il codice del contratto. Dopo la conferma del codice contratto, la voce guida potrà sollecitare il pagamento del debito e utilizzare la telefonata per dimostrare di aver informato il debitore del carico pendente.

Con questo precedente, il Garante della privacy ha potuto intervenire tempestivamente e tutte le società che operano nel settore del recupero crediti ormai sono state contattate per rivedere i propri sistemi di autenticazione.