foto da wikimedia.org
Chi è appassionato di fai-da-te nel campo del restauro e delle riparazioni ha già sentito parlare della sabbiatura, cioè l’abrasione della superficie di un oggetto con l’obiettivo di renderlo più liscio. Si tratta di un procedimento molto particolare – può essere applicato su materiali di qualsiasi genere e forma -, realizzato con un getto molto potente di aria, sabbia e acqua che altera la superficie del materiale, levigandolo, decorandolo o incidendolo.
Molto spesso la sabbiatura è fatta al fine di pulire un oggetto. Uno dei suoi usi più comuni è infatti quello di scrostare dalla ruggine, dallo smog, dalla sporcizia o dalle tracce di una vecchia verniciatura, prima di procedere con la nuova.
La sabbiatura rappresenta anche una soluzione ottimale quando c’è bisogno di ripristinare una superficie, livellandola per rimetterla in sesto dopo un urto, uno sfregio o un altro segno. In altri casi, l’alterazione può far parte del processo di lavorazione dell’oggetto, per renderlo adatto ad essere verniciato oppure inciso. I restauratori lo sanno bene: la sabbiatrice è un’ottima alleata quando si tratta di manipolare pietre, legno e vetro in campo artistico-museale.
In campo industriale e automotive, dove ad essere trattati sono oggetti di grandi dimensioni, il procedimento è automatizzato: con il metodo della sabbiatura “in tunnel” il materiale viene fatto passare all’interno di un cunicolo dentro il quale vengono sparati da turbine oscillanti i getti di aria, sabbia o acqua.
Al contrario, gli oggetti particolarmente piccoli vengono inseriti in appositi macchinari e trattati con la sabbiatura cosiddetta “a grappolo”.
La sabbiatura manuale, per pulire o levigare una superficie, può essere realizzata anche col fai-da-te, ad esempio per trattare la scocca della moto da riverniciare, per ritoccare i particolari della barca, o per ridare lustro a una vecchia statua in marmo. A patto, ovviamente, di essere muniti degli strumenti adatti, realizzati per questo scopo.
Si può noleggiare l’attrezzatura, oppure cercare una sabbiatrice usata a buon mercato. Per lavori molto piccoli un kit di sabbiatura e un’idropulitrice sono più che sufficienti. Mai dimenticare di indossare guanti, tuta, scafandro e tutti gli accessori antinfortunistici. In ogni caso, è importante che la strumentazione acquistata o affittata sia stata omologata e sottoposta a severi controlli in tema di sicurezza, per verificarne e garantirne il corretto funzionamento e i massimi standard qualitativi.
Esistono diverse tipologie di sabbiatrici: amatoriali, portatili, industriali e idropulitrici. La scelta dipende ovviamente dall’uso che se ne deve fare e dalla frequenza con cui si prevede di usarla.
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